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sabato 5 marzo 2016

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Amo ciò che vedo... quel richiamo di tempi trascorsi: il ricordo, il cammino, L'averti in questo presente. il richiamo di quei sensi che trasportano in quella stanza. ti voglio come il caffè perche mi rendi nervoso ...come la cioccolata perche inedria i sensi, ti voglio .....in quelle tenerezze mi piace stare.....

Ti voglio donna.. Ti voglio calda.. Non indugiare non voglio un giocattolo

Un po' telegrafico in invisibili sfiori di pelle.. come brezza passa perdendosi nella nebbia... Non si allontana, ma senplicemente si perde fin quando inalzandosi foschia, ne cercherai ancora lo sguardo.

Lasciarsi andare in quelle parole d'amore, dove il silenzio ne consuma essenza, non sono quel uomo di una notte. sono l'uomo che desidera averti nei suoi respiri, non padrone.... Ma l'evoluzione di una stessa crisalide

Ho senpre bisogno di quel qualcosa... non sono completo, sono quella metà . che da solo...respira

Emozioni.. Non hanno meta seguono il corso di quel battito nel mio petto... Sangue che pulsa in quel salto nel vuoto.... Come planare in quel tuo darmi le ali... Uno sguardo in quel vento che mi porta oltre l'orizzonte

Un mondo di sfumature dove sogni si intrecciano in quel abbraccio del risveglio dove la notte accompagna il giorno dove lacrime forgiano corazze dove la passione spoglia l'anima

Non esiste legame senza segni. Non si esita in un dubbio... Lascia che siano le parole in silenzio, che ti tatuano l'anima. Quelle che gridano : Sono solo menzogne, che si vestono di falsi battiti e regole..... Schiava in quel concetto del mi manchi cercami nella realtà di un forte battito...

Armonia in quello scriverti addosso.... Casta innocenza ne coinvolgeva sensi. Batteva forte il mio petto appoggiato al tuo. Lasciavi decorarti l'anima in ciò che coinvolgeva passione, ne spuntavi appassiti pensieri per creare spazio in quelli nuovi..... Infinite carezze in quel vivere l'attimo in quel nostro tempo

invitami a ballare..... e scopriremo chi siamo

Non temere chi non sa sognare... Giudica lo straripare che lo inonda naufrago in qielle sue quattro parole. Il momento non ha briglie per chi ha da dire... Amore nostalgia o parlar di sesso... Liberi in quel nostro equilibrio e bello camminare sul filo....

Per te che non ricordo il nome,perché non importava.. Mentre parlavamo d'altro Per te che diventi musa mentre navigo leggendo i tuoi pensieri Per te che in quella semplicità di un saluto mi strappi un sorriso Per te.. Che in quel non cercarci Ci porta nel ritrovarci.. Per voi......

Ho cercato la purezza ne ho trovato solitudine... Ho cercato nei posti nascosti senza trovare luce.... Ti ho guardato senza paraocchi, lasciandomi guidare.... Da ciò che sentivo... Ti vestivi per non farti guardare l'anima, perché troppe volte violata da illusioni.... Ciò che cercavo e mancava, non era altro che... ascoltarti

La mente... Bello entrarci senza ingonbrare sensi... Tra amore e follia, scopare sensi altrimenti assopiti dalla banalità di una sola direzione

Un uomo una donna : Una danza di corpi intrecciati..fusi in movimenti danzanti lasciarsi guidare e prendere... prendere per poi donare quel tango d'amore che fa sognare... Altro...

Non ho vergogna nel barcollar nel buio.. Se anima felina di donna vuol graffiami. Cammino all'indietro non per paura, ma sperando in un muro che mi fermi, intrappolato il mio corpo.. ma l'anima attende il suo morso.

Battito continuo nel pulsar sangue..luce che abbaglia se egoista ti esponi.. Gustane piano sottili filtri.. Troverai sensi che non serve guardare

Conbino molti danni... Ma ne vaglio i migliori, assaporandone sfumature di sapori.

Inerme giaceva uomo,
In quella sua stanza seduto ai bordi di un letto.
In quella sua solitudine pensava.
Profondi pensieri rivolti ad una donna.. Una donna coperta da lenzuola di seta rossa.
Inpugnava una penna e un foglio bianco l'uomo, che guardava lontano al di fuori di una finestra. Il suo riflesso in quella finestra appannata che trasudava gocce che scivolando disegnava carezze sul suo viso.
Carezze di una donna in quelle lenzuola rosse che oltre che donagli il cuore gli ha graffiato l'anima

Voglio tre ore del tuo tempo.. Chiusi In una stanza. sentire primavera con tutti i suoi profumi, boccioli di rosa e tutte le sue spine, fiori dei vari colori. Spogliare arditi desideri su un corpo che per un attimo ne vive il momento ma non mi appartiene.. Non faremo l'amore perché non posso amarti ma darti l'attimo di quel mio vederti, pensieri parole. Egoista il pensare di una mente che non dice a chi si ama ciò che direbbe in in un attimo a chi le graffia l'animo

inerme nel non sentir leggiadre brezza in quello scuotere le ali, Follia in un sogno ad occhi aperti. Prendimi la mano come far pace con un nemico. Scruta essenza in uno sguardo che non si abbassa se non perché ne trova torto. Sussurra armonia che risveglia piaceri , per far si che quel groppo alla gola si sciolga e parole soppresse ne escano. Spesso si ci perde in un egoismo innocente e solo dopo ci si accorge..... che ormai ha chiuso la porta.

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Ho una voce stonata....
Ma la melodia che ho in testa
<<che nasce da come mi tieni la mano>>
ad occhi chiusi,
vorrei tu ascoltassi

Non cercare l'essenza tra parole d'amore…. Mischiane attesa in quel perché ti voglio. Lascia che sia quel tremar come foglia accarezzata dal vento, che sprigiona brividi accapponandoti la pelle. Sei dea prigioniera di quel volerti… Sei voglia che fa di te la mia regina.

Ci son sguardi che rapiscono attenzioni, non sono attratti da bellezza ma da quei particolari.... (Dettagli). Rubando il momento fai tuo il pensiero. Osservi quel volto di una sconosciuta incrociata per caso su quella panchina assolta in chissà quale pensiero: Un pensiero felice accarezzandogli sensi, in quella semi monotonia il suo volto era bellissimo. In quello sguardo perso nel vuoto stringeva in pugno una lettera. Parole mai dette.... perché lei era solo un capriccio. Ma ora quel tempo trascorso ne cambiava il senso scrivendogli con l'anima quel foglio bianco... nel pugno... di quella che una volta mi era sconosciuta

Richiami quei baci ed incroci di lingua... Mentre mani Furtive si insidiano per creare voglia. Calde carezze tra cosce timide che si aprono per donar succo su quella mia lingua che di te ne ha sete

quel desiderio di vederti.. snervante l'attesa... il pensiero di quel poi,che già mi fece tuo nel prima...fremo aspetto ti attendo.. Quel tempo infinito che nel silenzio di quella stanza mi stava addosso .. volevo passasse ,distraendomi in quelle pagine. la mia mente leggeva il mio corpo sognava. Mi mordevo le labbra ....ogni pagina un tuo lato che volevo spogliare... leccandomi le dita sgogliavo. vellutata quelle pagine come una rosa come una donna quella donna che aspettavo con tutte le sue spine ma con tanta voglia di pungermi e farmi male.....

Lascia che siano le carezze che in silenzio cercano spiragli. Lascia che sia l'istinto la bussola del destino. Tralascia nell'ombra le illusioni, insieme ai vecchi vestiti, quelli che altri volevano che indossassi. Segui l'istinto