Visualizzazioni totali.......GRAZIE SIETE FANTASTICI

sabato 5 dicembre 2015

Su quelle ginocchia bambina monella. con quello sculaccino nero liberero Viziati concetti. nel lusso di tralasciare.. Lacrime di capricci. Il tuo silenzio non mi sazia.. Grida ancora quella tua essenza. Grida sfoga ne troverò breccia sei donna fuoco. Graffiami di quel odio di un tempo passato, picchia pugni sul mio petto.. ne riceverai baci di possesso. Mille parole di fuoco si contrano, e forse passione? dimmelo ancora, e finiremo nel fare l'amore

Evoluzione nel sentire poesia.. Che lenta nel sibilo delle tue labbra, in quel alito caldo mi sfiori.. suona dea tentatrice. avida mi invoglia in quella follia. così ti voglio. Inpertinente donna. Amante di quei suoni perversi…

In quel modo in cui mi dicevi.... SONO TUA... Che innescava la mia vera indole da re

In quell'attimo i pensieri sparivano. Elementi trovavano equilibrio, in quel respiro in sospeso tra frenesia di quel vizio. ti rendeva docile mentre... ti ci accompagnavo..

Poni le chiavi dove vorresti far cadere attenzioni. Ingenua ti giudica il cacciatore, Ma sei donna metti alla prova. Ne setacci il banale ne rendi geloso l'ossesso. Sei passione sei amore, mai oggetto senpre regina.

Posso stenderti la mano in quella tua solitudine,ascoltarti in quelle tue lune...ma se ad una domanda: Rispondi... nulla. resterai, una qualunque..

Mi piace scriverti addosso, non vi è un perché, sfiori di pelle armonia dei sensi. Mi piaci come sei, donna sensuale bocciolo, dove concentrare clorofilla.. Mi piace vederti sbocciare per poter cantare alla luna.. Mi piaci

Sobri pensieri. cercavamo la scusa nel dargli la colpa,era facile farlo. mentre consumavano l'essere amanti.....

Le chiamavi follie,regole senza senso.....vergine quel pensare. Mi dicesti bastardo! Ma poi silenzio.... Solo sospiri

In quel minuto infarineremo i pensieri. Nel poi accarezzeremo l'anima. Nell'insieme saremo granelli,che in quella clessidra del tempo, determineremo lo spazio

Saprò chi sei veramente: solo quando stringendoti il mento e fissandoti negli occhi, non abbasserai lo sguardo. Non cerco la fragilità in quelle emozioni,non cerco debolezza di esprimere l'attimo. Dimmi chi sei nonostante quelle carezze ti spogliano. Dimmi quei tuoi frammenti variopinti che decorano il tuo animo. Cercami in quel sentiero, dove cammini nei tuoi dubbi di essere giudicata. Amami in quei momenti di calma, Ma sprigiona la tempesta quando vuoi la passione, perché ne creeremo inerzia....

Quale brezza di vento... in questa mia anima, ne creerà tempesta..

La donna sublime tentazione.. Con pregi e diffetti... accarezza i difetti e ne gusterai pregi...

Di quelle movenze ne sarai attratta, non obbligo la voglia...ma ne faccio sentire il desiderio..

Non sarò mai perfetto; Ma forse è questo che non mi rende.... Monotono

Di nuovo in queste note, che senza quelle tue orchestrali gesta mi sembrano stonate Ho voglia di accarezzarti..ti scrivo come per baciarti, in quel tuo avvicinarsi di labbra voglio quel respiro,voglio quella donna quella bambina, che in silenzio tace aspettando la musica,musica sottile ma profonda in quel pentagramma, il pentagramma di emozioni

Son quelle menti leggermente socchiuse, che invitano la curiosità nell'entrare.....

Assale quella voglia. in silenzio come un seme che nasce: germoglia fiorisce in quelle sue sfumature di colori. Si nasconde nei pensieri, ne tira i fili,di quel corpo che inerme intrappolato ne segue l'impulso. Un impulso incontrollabile cercando sfogo. Cade quella maschera apparentemente pura,dove nascondevi lelisir il succo la polpa carne e sangue, la parte dopo i baci le carezze,quella parte essenziale il possesso l'attenzione.

In silenzio scivolo in ciò che per il momento non mi appartiene. Non ne cerco la ragione, perché forse non c'è. Strano questo pensare, strano l inpertinenza. E forse follia? O semplicemente sapere che forse ci sei...

Nulla impossibile in quel tuo sguardo dove rispecchia il nostro poi.. Coerenti nelle salite.. Troveremo appigli in quelle discese per non scivolare… Tendero’ il mio braccio ogni volta che cadrai..in quella fiducia troveremo dimora in quella dimora il vivere

sabato 21 novembre 2015

Ti ho scelto fra mille colori perché tu ne eri la consapevolezza del mio vedere.. Non esito nel sostare su quella soglia inerme in quel guardare.. Bruciando dentro.. come un animale fiutando la preda..non fai parte di quella collezione.. Perso in quel tuo sguardo ammiravo ciò che lentamente mi segnava l'anima

Crogiolata in quel sentirti protetta schiava di emozioni sottopelle..in quelle fusa porgevo la mia mano su quelle gote arrossate dal piacere di essere la mia attenzione.. Rubandomi una carezza concessa.. Ma in realtà donata..

Ogni volta che penso entro in conflitto tra l'essere angelo o demone in quel contesto dove le parti ne creano l'appartenenza

Mille le tue driglie che poni tra le mie mani.. difficile muoverle perché intrecciate... Resto fermo osservo guardo.. Fili uniscono la trasgressione,Uniti nel tirar dolcezza.. fili sottili potrebbero spogliarti ma altri irritarti.. Frammenti vacillano ma né compongo la trama

E un fattore comune dove l'arte culinaria ne gusta la forma in quella filosofia zucchero ne crea il dolce e il salato pizzicato la focaccia oli essenze tutto accade nella mescolanza la meta.. La scelta vasta i gusti son gusti.. Chiudi gli occhi e assaggia

sapevi crearmi addosso quel punto focale, dove volevi concentrare le mie attenzioni ...

Tramonti invasi da neddie incerte. dove quel vedere limpido si nasconde in offuscate ma vive visioni... Corro in quel sentiero inseguito da sogni in verità di un tempo... Labirinto si pone nel cammino.. Inoltrarsi non so... Sento sospiri e voci amiche.. In richiami nel andare.. Chi sono io per ascoltarli.. Eppure odo il mio nome odo il richiamo ne sento il bisogno

Molte volte ho pronunciato.. Ti amo! Molte volte accolta tra le braccia nella tenerezza di carezze pronunciate dal nostro viverci. Non vi era spiegazione... Mancava il completarsi. ... Altro...

Decisioni offuscate ma ne emergono ricordi dolci ricordi..non posso dimenticarli perché tatuati. Ed in quel tuo tatuarmi ne voglio i colori

Non esito nel lasciarmi travolgere in quel abisso.... Trasportato dal desiderio.. Trasportato in quel isola che non c'è.. Dove il tramonto segue l'alba

In quel silenzio mi lascio trasportare, da quei sussurri.. Come brezza di vento accarezzi l'anima.. Ribolle quel sangue che senza tregua fa battere il cuore nel mio petto

Chiudo gli occhi... Attendo.. Attendo l'onda del tuo esser donna..in quel trasporto di schiuma marina.. Bagnami nonostante i miei dubbi..

Hai la facoltà del peperoncino.... mi fai diventar rosso... In quello che penso nel inbecenza di averti

Sussurra al vento ciò che ti appartiene... Se ne sei certa sicura o semplicemente accarezzata, dallo star bene, allora aspettami. perché quel disegnare, e la fonte dove dissetarci.....

In silenzio.. Non vi erano parole, sarebbero state come campane stonate...quel odore come feromoni invadevano i sensi... Quel seno come coppa tra le mie mani.. Richiamava il dissetarmi.. In quel tuo turgido capezzolo.. In quel morso il tuo sospiro.. La mia mano tra le cosce il tuo bagnare

Non ti capirò mai!!...ma forse è questa, la ragione della mia testardaggine......

In quel mio sorriso imperfetto, inevitabili tuoi gesti senza parole ne creavano armonia

Quelle parole racchiuse in un pensiero.. Strette tra le tue mani,in silenzio lasciavi che ti accarezzassero l'anima

Spesso ci si perde in un labirinto di illusioni.. Cercando qualcosa... Spesso ci si cerca in un modo sbagliato. Spesso il non parlare innalza muri.. Spesso ti penso.. In quello starti vicino crea la lontananza... In quella lontananza penso gli errori... In quel nostro labirinto Ne cerchiamo la via...

Trovami tra note stonate.... Altrimenti ascolteresti musica già sentita....

Mille nomi, Mille i porsi: Ognuna il proprio nome.. Tutte un principio dietro i loro difetti, dove i pregi ne trovano equilibrio... Ognuna la sua storia,ognuna in cerca, nonostante le ferite..chi donna di polso chi donna bambina, O semplicemente donna perché gli e stato detto... Regole giudizzi, giudicate da Chi invidioso respinto oppure stronzo... In quella loro veste elegante, bizzarra,regina,oppure vanitosa.. Ognuna la sua strada ognuna il proprio mondo dove ideali ne plasmano l'essenza.. Rincorrono l'amore rincorrono sogni..chi ne colleziona illusioni.. Insomma donne che in quel loro mondo e dello entrare.

Vari i momenti, dove tutto sembra un sogno; Non ci sono pensieri,ci si abbraccia, si entra in quella dimensione dell'amore. Il tempo vola non lo si può fermare; E poi il momento arriva, quel momento.... Trafigge come una lama fredda il petto... Il distacco, anche se per poco, forse ore o giorni, ma già manca.

Mi fermo :guardo, osservo.. In quel modo sbagliato cerco la mia prospettiva. Forse folle, forse strano . ma di certo tutto questo non è mai per me banale....

In quello sguardo ribelle cercavi la forza, cercavi appiglio. Ma Quel tuo corpo ne tradiva la voglia. Forse l'attesa forse il silenzio.. Il nulla ;nelle tue intenzioni, perché forse bloccate dallo scoprire le mie

Ogni volta! Padrone, inconsapevole senza briglie in una corsa dove i sensi ribelli si sfidano. Ogni volta provochi il conflitto ; Tra mente e corpo. Gesta inpensate in quella follia Vittima complice...In quella stanza : Dove la voglia insegue l'amore

In quel casto corpo ruotavo come un gatto intorno al suo gioco.non vi erano parole solo il silenzio, brividi increspavano le zone sensibili del tuo corpo ad ogni piccolo rumore, sfiori respiri, esitavi nello star ferma, insolita la prospettiva ma piacevole quel non sapere. Immersa catturata da quella stranezza che mentalmente assopiva la paura.

In quel tuo pensare sulla soglia del risveglio.. Su quelle dita umide bagnate da chissà quale pensiero...

Mi piace stare in quella nostra solitudine... Non solo posso ascoltare, ma anche condividere ciò che ci accarezza

Semplicemente.. Pensare in quella trasparenza senza meta, dove sentirsi per un attimo vicini al toccarsi, potrebbe cambiare la foschia e neddia in un sorriso......

Assopita in quel essere viva esposta, dove entrare sembrava semplice. Non vi erano parole non vi era la passione, grogiolata in quel peso in cerca di quel bagnare, dove egoisti pensieri cercavano l'oggetto trascurando la donna